Geopolitica rallenta attività di trading in Medio Oriente

In Medio Oriente, i mercati del PP e del PE hanno mostrato un trend da stabile a leggermente in calo per ottobre. La pressione ribassista derivante dalla domanda in calo insieme agli sviluppi geopolitici in corso, soprattutto il continuo della guerra a Gaza a e in Libano, hanno continuato a definire i trend di prezzo di ottobre nonostante gli sviluppi nei mercati delle materie prime. Nel frattempo, l’aumento delle preoccupazioni per l’offerta a causa delle più ampie e intensificate ostilità si traducono in una scena cupa per novembre.

Mercati sauditi seguono trend ribassista

In Arabia Saudita, le offerte del PP di ottobre hanno segnato il terzo mese di cali consecutivi dopo un trend rialzista di breve durata registrato a giugno e luglio. Ciononostante, l’entità delle concessioni di prezzo ha continuato a essere relativamente piccola per via dell’obiettivo di protezione dei margini. Generalmente, le offerte di PP sono diminuite significativamente di by SAR53/ton ($14/ton) rispetto ai livelli di settembre.

Inoltre, le offerte di PP di ottobre da parte di un produttore saudita hanno indicato da rollover a cali di SAR37/ton ($10/ton) rispetto al mese precedente. In generale, le offerte di LDPE e di LLDPE si sono stabilizzate ai loro livelli massimi da maggio 2023, secondo i dati del Price Index di ChemOrbis, mentre lievi cali sono stati riportati per i gradi dell’HDPE. “La domanda in Arabia Saudita rimane ancora moderata, la continua incertezza economica legata alla volatilità del prezzo del petrolio e all’inflazione globale continua a frenare qualsiasi ripresa significativa della domanda”, ha commentato una fonte di mercato.

Venditori EAU confermano domanda contenuta, pensano di valutare fronte dell’offerta

Negli Emirati Arabi Uniti, i fornitori del Medio Oriente hanno annunciato le loro offerte iniziali di ottobre di PP e PE per lo più con rollover rispetto agli ultimi livelli di settembre. Similmente, i prezzi locali del PP si sono attestati ampiamente stabili su un confronto mensile.

“Attualmente, non c’è un’aspettativa diffusa di un aumento nel breve termine dell’attività di acquisto per via delle difficoltà macroeconomiche e dell’avvicinarsi della pausa di fine anno infatti, i venditori hanno mantenuto le loro offerte invariate per valutare le controfferte in rialzo da parte dei nostri clienti a causa delle preoccupazioni circa le interruzioni dell’offerta”, ha commentato un produttore.

Problemi della Guerra toccano mercati Mediterraneo orientale

Nella regione del Mediterraneo orientale, il recente scoppio della guerra ha fortemente influenzato le attività di trading, introducendo maggiori rischi e incertezze del mercato. Insieme alle sfide economiche corniche e al deprezzamento della valuta, i buyer si stanno chiedendo se le preoccupazioni dell’offerta continueranno a definire i prezzi nel quarto trimestre o se i cali sulle trattative per via della domanda dei derivati fiacca e delle attività di smaltimento delle scorte di fine anno potrebbero essere ottenuti.

In Giordania, i player hanno ricevuto i prezzi del PP e del PE di ottobre con rollover rispetto ai livelli di settembre. Secondo i player, il recente disordine geopolitico ha contribuito ai prezzi di ottobre poiché il mercato dipende fortemente dai flussi di importazione e qualsiasi interruzione delle rotte di approvvigionamento regionali potrebbe portare a un’offerta più limitata e prezzi in rialzo.

In Libano, le offerte di PP di ottobre sono emerse ampiamente stabili rispetto al mese precedente mentre le offerte di PE si sono attestate da stabili a in calo rispetto a settembre, con le origini statunitensi competitive che formano i minimi dei range di prezzo complessivi. All’inizio del mese, Israele ha invaso il Libano meridionale aggravando il conflitto in corso tra Israele e Hezbollah, una ricaduta della guerra fra Israele e Hamas.

Occhi restano su costi, sviluppi geopolitici

Nel breve termine, i player discutono se i prezzi di novembre estenderanno i cali nelle attuali condizioni. La domanda dei derivati poco promettente insieme al prolungamento delle difficoltà economiche e alle tradizionali attività di smaltimento delle scorte di fine anno, indicano tutte il prevalere di un trend ribassista a novembre. Ciononostante, le fluttuazioni dei mercati delle materie prime insieme alle dinamiche della catena di approvvigionamento per via degli attuali disordini politici mantengono sotto controllo i potenziali cali.