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Mercati polimeri dell’Europa iniziano ottobre con cali; PVC sfida pronostici

di Manolya Tufan - mtufan@chemorbis.com
  • 10/10/2024 (10:40)
I mercati regionali dei polimeri hanno iniziato il mese con un trend ribassista, influenzati dalle deboli condizioni economiche, dal miglioramento dei livelli di offerta e dai costi in calo delle materie prime. Tuttavia, il PVC si è opposto al trend più diffuso nel mercato, con le nuove offerte che sono emerse con rollover o piccoli aumenti rispetto a settembre

I settori dei derivati, da quello dell’imballaggio a quello delle costruzioni, sono stati alle prese con la domanda ridotta per via dei fattori economici che hanno limitato la produzione, portando all’accumulo di scorte di resina da parte dei venditori. I mercati europei dei polimeri sembrano non essere stati influenzati dai recenti aumenti nei prezzi dell’energia causati dall’aggravarsi delle tensioni in Medio Oriente, sebbene un prevalente senso di cautela persista. Sebbene il PVC sia ampiamente utilizzato nel settore delle costruzioni per produrre tubi e infissi per finestre, nonché in vari beni di consumo, la sua sorprendente resilienza può essere attribuita ai tentativi di recupero dei margini che hanno mantenuto lo slancio legato al rialzo per gli ultimi due mesi.


Il PVC si stabilizzerà a ottobre?

I prezzi del PVC in Europa hanno visto il terzo mese consecutivo di aumenti a settembre, sfidando i costi e le dinamiche della domanda e dell’offerta sfavorevoli. Questo trend rialzista è stato ampiamente guidato dagli sforzi dei fornitori di recuperare i margini poiché la redditività è rimasta una preoccupazione costante nella regione. Nonostante il contratto dell’etilene sia stato chiuso a livelli in calo, i fornitori stanno applicando ulteriori aumenti questo mese, nel tentativo di ottenere i rialzi che non sono riusciti ad applicare il mese scorso.

Mentre i fornitori rimangono impegnati a raggiungere i loro obiettivi di redditività, il mese è tutt’altro che finito. I buyer esprimono scetticismo circa le piccole richieste di aumento, indicando gli scarsi mercati dei derivati e l’ampia offerta. Infatti, i trasformatori hanno già iniziato a riportare rollover sulle trattative visto l’aumento delle condizioni ribassiste in gioco. Le importazioni soprattutto dall’Asia potrebbero guadagnare competitività, se i tassi di nolo continuano a diminuire. Tuttavia, pensano che non ci sia spazio per cali visibili nei prossimi giorni almeno per le origini europee poiché i margini sono ben lontani dal territorio positivo.

Mercati poliolefine sotto pressione per origini import

I mercati regionali del PP e del PE sono diminuiti per il secondo mese consecutivo a ottobre poiché l’emergere di origini di importazione competitive è stato un catalizzatore per rinforzare lo slancio ribassista, per non parlare delle chiusure dei monomeri e della domanda post-estiva letargica.

Sebbene i fornitori abbiano inizialmente cercato di mettere un limite al trend ribassista, i produttori di PP hanno dovuto applicare cali maggiori rispetto a quello del propilene. Cali di €50/ton sono stati riportati per il materiale europeo, mentre le origini di importazione hanno visto tagli di prezzo maggiori. Le offerte di importazione aggressive per le diverse origini hanno esercitato pressione sui range spot, con i prezzi del PPH dal Canada che hanno toccato il livello dei €1100/ton su base FD. I livelli di offerta sono considerati buoni nonostante le interruzioni di produzione regionali, in parte dovute alla debolezza nei mercati dei derivati.

Per quanto riguarda il PE, la mancanza di offerte di importazione competitive dagli Stati Uniti è stata controbilanciata dalla domanda debole. Nel frattempo, le importazioni dalle fonti vicine hanno trovato la loro strada nella regione considerando i risultati delle vendite poco promettenti in generale. I volumi di acquisto sono rimasti limitati poiché i buyer erano già coperti o hanno evitato gli acquisti per via delle voci ribassiste. Questo insieme al contratto in calo dell’etilene ha spinto i prezzi del PE di ottobre in ribasso, con cali fino a €50/ton in base al grado. I prezzi dell’LDPE extra-europei sono scesi sotto il livello dei €1200/ton su base FD questa settimana.

Trend ribassista PET si aggrava per bassa stagione

Un insieme di fattori inclusa la bassa stagione e i costi in calo hanno spinto i prezzi del PET ai loro minimi annuali. Le aspettative per un ulteriore indebolimento a ottobre e le entrate ordini contenute verso la fine dell’anno hanno contribuito al trend ribassista, per non parlare della mancanza di preoccupazioni dell’offerta.

Infatti, le importazioni sono migliorate con i tassi di nolo in calo. Tuttavia, il divario fra i mercati spot e di importazione non è abbastanza ampio per stimolare le vendite. Se il trend ribassista si interrompe nei mercati di importazione per via dei prezzi dell’energia in rialzo, questo potrebbe spingere in rialzo i livelli spot in una certa misura in Europa.

Stirenici in calo in seguito a correzione dello stirene

Sia i prezzi del PS che dell’ABS hanno registrato forti cali questo mese dopo aver chiuso settembre con un trend da stabile a in calo. Non è una sorpresa vedere i mercati stirenici diminuire di tre cifre in seguito al ribasso di €202/ton nella chiusura mensile dello stirene. Nonostante le dinamiche sfavorevoli della domanda e dell’offerta, alcuni fornitori hanno cercato di mantenere i cali sotto controllo per migliorare la redditività. Una fonte di un produttore ha detto, “Non c’è spazio per ulteriori cali nel PS poiché i nostri margini sono a un punto di pareggio”.

Dall’altro lato, i trasformatori prevedono di ricevere ulteriori cali sulle trattative, se le condizioni della domanda rimangono contenute. Ciononostante, alcuni venditori sperano che i forti cali stimoleranno la domanda poiché non escludono un rimbalzo nei mercati del benzene e dello stirene in seguito ai prezzi del petrolio e della nafta in rialzo.
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