Moody’s riduce outlook di credito per la Malesia
di Ufficio Redazione ChemOrbis - content@chemorbis.com
Secondo quanto riportato dai media, l’agenzia di rating internazionale Moody’s Investors Service ha ridotto l’outlook del rating di credito della Malesia da positivo a stabile, citando le ampie fuoriuscite di capitale, il basso surplus di bilancio attuale, una forte svalutazione della valuta locale e la diminuzione delle riserve come ragioni principali per questa decisione. Intanto, anche due tra le altre più importanti agenzie di credito, Standard & Poor’s e Fitch Ratings, hanno assegnato un’affidabilità creditizia A3 alla Malesia, il quarto più basso grado di investimento.
Moody’s ha riportato che gli sforzi del governo per alleviare gli effetti dell’ambiente esterno sull’economia, inclusa la razionalizzazione dei sussidi per il carburante e l’applicazione di tasse sui beni e i servizi, rimarranno limitati nel breve termine.
A seguito della decisione di Moody’s di abbassare l’outlook per il rating di credito, il ringgit della Malesia ha registrato ulteriori perdite. La valuta è scesa dello 0.5% a 4.4070 contro il dollaro USA, secondo Bloomberg. La valuta ha subito una pressione dal crollo dei prezzi del petrolio e dalla delicata situazione dell’economia cinese. Anche i dati riguardanti l’inflazione in Cina hanno esercitato una pressione ribassista sulla valuta. Nel 2015, il ringgit è sceso di circa il 19%, ai minimi degli ultimi 17 anni.
Intanto, secondo i dati forniti dal governo, la produzione industriale della Malesia a novembre è scesa al tasso più basso degli ultimi 16 mesi, a causa della domanda globale debole e del calo della produzione del settore dell’estrazione. La produzione industriale del paese è aumentata dell’1.8% sull’anno, registrando il tasso più basso da luglio 2014. I dati di novembre sono inferiori alle attese degli economisti, che si aspettavano una crescita del 4% in un sondaggio condotto da Reuters.
Moody’s ha riportato che gli sforzi del governo per alleviare gli effetti dell’ambiente esterno sull’economia, inclusa la razionalizzazione dei sussidi per il carburante e l’applicazione di tasse sui beni e i servizi, rimarranno limitati nel breve termine.
A seguito della decisione di Moody’s di abbassare l’outlook per il rating di credito, il ringgit della Malesia ha registrato ulteriori perdite. La valuta è scesa dello 0.5% a 4.4070 contro il dollaro USA, secondo Bloomberg. La valuta ha subito una pressione dal crollo dei prezzi del petrolio e dalla delicata situazione dell’economia cinese. Anche i dati riguardanti l’inflazione in Cina hanno esercitato una pressione ribassista sulla valuta. Nel 2015, il ringgit è sceso di circa il 19%, ai minimi degli ultimi 17 anni.
Intanto, secondo i dati forniti dal governo, la produzione industriale della Malesia a novembre è scesa al tasso più basso degli ultimi 16 mesi, a causa della domanda globale debole e del calo della produzione del settore dell’estrazione. La produzione industriale del paese è aumentata dell’1.8% sull’anno, registrando il tasso più basso da luglio 2014. I dati di novembre sono inferiori alle attese degli economisti, che si aspettavano una crescita del 4% in un sondaggio condotto da Reuters.
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