OPEC: mercati petrolio bilanciati per calo della produzione
di Ufficio Redazione ChemOrbis - content@chemorbis.com
Secondo fonti dei media, l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC) oggi ha dichiarato che il calo della produzione negli USA e i tagli agli investimenti sui nuovi progetti petroliferi ridimensioneranno l’eccedenza di petrolio a livello globale nel 2016.
L’OPEC ha riportato che la produzione da parte dei paesi non OPEC diminuirà di 740,000 barili al giorno (bpd) sull’anno a 56.4 milioni bpd quest’anno, ovvero 10,000 bpd in meno rispetto alle precedenti previsioni dell’OPEC. L’Organizzazione si aspetta inoltre che la produzione dagli USA diminuisca di 431,000 bpd sull’anno, a 13.56 milioni bpd. Inoltre, le società petrolifere a livello mondiale taglieranno gli investimenti medi per esplorazioni e stime nel 2016, 2017 e 2018 a $40 miliardi l’anno, sempre secondo quanto riportato dall’OPEC.
L’incontro di Doha tra OPEC e i paesi produttori che non fanno parte dell’organizzazione è terminato senza il consenso sul congelamento della produzione ai livelli di gennaio, a causa del disaccordo dell’Arabia Saudita e di alcuni paesi del Golfo riguardo un accordo che non includeva tutti i paesi membri dell’OPEC, tra cui l’Iran. L’Iran non ha accettato di diminuire la produzione dopo la rimozione delle sanzioni, aumentandola di 198,000 bpd sul mese, portandola a 3.45 milioni bpd, secondo le informazioni dell’OPEC. La produzione complessiva dell’Organizzazione è stata di 32.44 milioni bpd lo scorso mese, in crescita di 188,000 bpd sul mese. Il calo di produzione dei paesi non facenti parte dell’OPEC dovrebbe compensare la crescita della produzione dei paesi OPEC. L’Organizzazione si aspetta che la domanda globale di petrolio aumenti di 1.2 milioni bpd sull’anno, a 94.18 milioni bpd nel 2016.
L’Agenzia internazionale per l’energia (EIA) lo scorso giovedì ha inoltre affermato che l’eccesso di scorte petrolifere dovrebbe scendere a 200,000 bpd nella seconda metà del 2016, rispetto ai 1.3 milioni bpd della prima metà dell’anno.
L’OPEC ha riportato che la produzione da parte dei paesi non OPEC diminuirà di 740,000 barili al giorno (bpd) sull’anno a 56.4 milioni bpd quest’anno, ovvero 10,000 bpd in meno rispetto alle precedenti previsioni dell’OPEC. L’Organizzazione si aspetta inoltre che la produzione dagli USA diminuisca di 431,000 bpd sull’anno, a 13.56 milioni bpd. Inoltre, le società petrolifere a livello mondiale taglieranno gli investimenti medi per esplorazioni e stime nel 2016, 2017 e 2018 a $40 miliardi l’anno, sempre secondo quanto riportato dall’OPEC.
L’incontro di Doha tra OPEC e i paesi produttori che non fanno parte dell’organizzazione è terminato senza il consenso sul congelamento della produzione ai livelli di gennaio, a causa del disaccordo dell’Arabia Saudita e di alcuni paesi del Golfo riguardo un accordo che non includeva tutti i paesi membri dell’OPEC, tra cui l’Iran. L’Iran non ha accettato di diminuire la produzione dopo la rimozione delle sanzioni, aumentandola di 198,000 bpd sul mese, portandola a 3.45 milioni bpd, secondo le informazioni dell’OPEC. La produzione complessiva dell’Organizzazione è stata di 32.44 milioni bpd lo scorso mese, in crescita di 188,000 bpd sul mese. Il calo di produzione dei paesi non facenti parte dell’OPEC dovrebbe compensare la crescita della produzione dei paesi OPEC. L’Organizzazione si aspetta che la domanda globale di petrolio aumenti di 1.2 milioni bpd sull’anno, a 94.18 milioni bpd nel 2016.
L’Agenzia internazionale per l’energia (EIA) lo scorso giovedì ha inoltre affermato che l’eccesso di scorte petrolifere dovrebbe scendere a 200,000 bpd nella seconda metà del 2016, rispetto ai 1.3 milioni bpd della prima metà dell’anno.
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