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Offerta corta mantiene aspettative rialziste nel mercato del PVC in Turchia

di Merve Madakbaşı - mmadakbasi@chemorbis.com
  • 13/01/2023 (11:55)
Il mercato del PVC in Turchia ha registrato un trend rialzista da quando i prezzi sono rimbalzati a fine novembre. I prezzi hanno continuato a registrare rialzi, guidati dall’offerta, nella seconda metà di gennaio, mentre le aspettative per inizio febbraio indicano ulteriori aumenti finché l’offerta corta continuerà a pervadere i mercati.

CIF Turkey – Import Prices– PVC K67

Offerte PVC import in rialzo del 28-30% in un mese e mezzo

Il mercato è stato in ripresa dalla metà del quarto trimestre dello scorso anno, dopo un periodo di ribassi durato 7 mesi. I prezzi hanno risposto alle riduzioni dell’offerta da Europa e Stati Uniti, senza contare le ripercussioni di una forte ripresa dei mercati asiatici del PVC, dove i notevoli aumenti da parte di un produttore taiwanese e la ripresa della domanda dall’India hanno spinto i prezzi in rialzo.

I dati medi settimanali di ChemOrbis hanno suggerito che da allora i prezzi delle importazioni di PVC K67 su base CIF Turchia sono aumentati di $220-230/ton (28-30%) su una media settimanale. In altre parole, il mercato è tornato ai livelli visti nell’agosto 2022.

La spinta al rialzo è stata sostenuta anche dalla domanda poiché l’emergere di preoccupazioni sulla disponibilità ha stimolato acquisti dettati dal panico da parte dei trasformatori turchi, in particolare tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio. Ciò è stato principalmente dovuto al fatto che diversi consumatori avevano mantenuto gli acquisti al minimo indispensabile durante il trend ribassista.

Sul fronte dei derivati, nel frattempo, i produttori hanno continuato a segnalare una domanda di prodotti finiti contenuta sia nel mercato domestico che di esportazione.

Principale colpevole dei rapidi aumenti: diminuzione dell’offerta import

Le festività di fine anno, insieme all’impatto del maltempo sui tassi di utilizzo nella regione del Golfo degli Stati Uniti, hanno indotto i produttori europei e americani di PVC ad annunciare le nuove offerte più tardi del solito questo mese. I prezzi sono aumentati di oltre $100/ton su base mensile nella maggior parte dei casi, mentre l’offerta scarsa di importazione continua a guidare il mercato.

Alcuni carichi europei di K67 sono aumentati a $1050-1060/ton CIF Turchia, esenti da dazio, mentre un produttore ha optato per aumenti maggiori con prezzi a $1100/ton, con gli stessi termini, a causa delle sue quote limitate.

I player hanno commentato, "All’assenza di fornitori regolari si è aggiunta la mancanza di PVC russo dalla fine dell’estate dello scorso anno. Infatti, l’India è stato un mercato più interessante per i russi, considerando la domanda buona e i migliori profitti netti rispetto alla Turchia".

PVC K70 perde premio rispetto al K67 poiché pesa domanda scarsa

Nel frattempo, diversi player hanno riferito che l’interesse all’acquisto per il grado K70 è stato deludente a causa dei mercati dei derivati sottotono e delle scorte buone. I prezzi europei del PVC K70 si sono attestati in rialzo sul mese a $1130-1150/ton CIF prima che alcuni venditori riducessero le loro offerte a $1100/ton per chiudere le trattative poco dopo.

Un distributore ha dichiarato, "La domanda di PVC K67 è stata migliore di quella del K70 a causa dell’offerta. Lo scarso interesse ha tenuto sotto controllo gli aumenti per quest’ultimo".

Player: prezzi potrebbero restare in aumento a febbraio

Le prime aspettative sono già state espresse in tono rialzista per il prossimo mese poiché la disponibilità scarsa continua a essere al centro della scena e ostacolare l’impatto della domanda corta di derivati. A contribuire alle aspettative rialziste è stata la mancanza di scorte sufficienti da parte del produttore nazionale Petkim.

Un trader ha commentato, "I prezzi del K67 esente da dazio potrebbero attestarsi intorno ai $1100-1150/ton il mese prossimo, finché la disponibilità continuerà a destare preoccupazione. Il mercato potrebbe iniziare a sentire il sostegno della stagionalità alla fine del 1° trimestre, anche se con cautela a causa delle sfide economiche e le prospettive cupe derivanti dalle elezioni presidenziali di giugno".
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