PET, inizia il pre-buying in Europa, buyer Italiani ancora restii

Le trattative del PET di novembre continuano a essere chiuse con rollover o cali sia in Italia che in Nord Europa. I prezzi competitivi pari a €840/ton incoraggiano le attività di pre-buying nei paesi del Nord. Tuttavia, in Italia i buyer non vogliono ancora fare attività di pre-buying a causa dell’incertezza riguardo all’approvazione della tassa sul packaging in plastica proposta dal governo.

Un buyer in Italia ha affermato, “Stiamo mantenendo basse le nostre scorte a causa delle incertezze riguardo alla tassa sul packaging in plastica. Le attività di trading sono abbastanza calme dato che i buyer stanno cercando di evitare di rischiare fino a che la tassa verrà approvata.”

Diversi venditori di PET hanno affermato che la domanda è stata leggermente migliore nel Nord Europa rispetto che al Sud. Un buyer ha affermato, la domanda è più debole in Italia rispetto al Nord Europa dato che i buyer rimangono inattivi per poter vedere gli sviluppi riguardanti la tassa.

Alcuni produttori europei hanno ridotto i loro tassi di produzione per poter bilanciare le dinamiche tra domanda e offerta. Tuttavia, non si prevede un rimbalzo nel breve termine nonostante il leggero calo della disponibilità di PET rispetto allo scorso mese.

D’altra parte, le importazioni non sono competitive dato che sono commercializzate allo stesso livello dei prezzi locale. Un rivenditore ha commentato che i fornitori di importazione hanno dirottato i loro carichi verso altri mercati, dove possono ottenere migliori netback.

Le offerte di PET dall’Asia sono state riportate a €830-850/ton su base DDP, 60 giorni sia in Italia che in Nord Europa.

Le offerte spot del PET sono state riportate a €840/930/ton FD NWE, 60 giorni e a €850-940/ton FD Italia, 60 giorni.