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PVC europeo rimbalza dai minimi da quasi 3 anni, sarà di breve durata?

di Manolya Tufan - mtufan@chemorbis.com
  • 07/09/2023 (10:49)
Ci sono voluti più di due anni e mezzo perché i mercati europei del PVC tornassero ai livelli pre-pandemia con prezzi spot in costante calo da maggio 2022. Questo mese, i fornitori regionali di PVC hanno iniziato ad annunciare le offerte iniziali con aumenti fino a €60/ton dopo che i prezzi hanno raggiunto il minimo da quasi 3 anni. Tuttavia, ci si interroga sulla sostenibilità di questo recente rimbalzo.

Si ritiene che l’ultimo rimbalzo sarà di breve durata non solo a causa della mancanza di sostegno dalla domanda, ma anche a causa delle indicazioni deboli provenienti in particolare dall’Asia. La corsa rialzista in atto negli ultimi mesi nei mercati globali ha recentemente vacillato quando le aspettative sono diventate ribassiste nel più grande buyer di PVC del mondo, l’India, a causa dell’aumento dell’offerta e dell’indebolimento della domanda.

Venditori cercano aumenti superiori alla metà dell’etilene

I mercati del PVC si sono perlopiù stabilizzati ad agosto, ponendo fine al trend ribassista durato 14 mesi. Nel frattempo, le richieste iniziali di aumento per settembre hanno superato il 50% del rialzo dell’etilene.

Sostenuti dai continui tagli ai tassi di utilizzo e dai costi delle materie prime, i fornitori hanno optato per aumenti fino a €60/ton per recuperare i propri margini dopo un lungo periodo di condizioni di mercato ribassista. I produttori registrano anche perdite di margine a causa dei prezzi spot più bassi della soda caustica dovuti alla domanda più debole.

PVC in rialzo dopo ribasso di oltre un anno

Di conseguenza, i prezzi spot del PVC sono rimbalzati dai minimi da oltre due anni e mezzo all’inizio di settembre. Prima dell’inversione, i prezzi medi settimanali su base FD Italia e FD NWE sono scesi ai livelli più bassi rispettivamente da gennaio 2021 e novembre 2020.

Escludendo gli sforzi per mantenere il mercato stabile nel 1° trimestre del 2023, i prezzi del PVC hanno perlopiù seguito un trend ribassista da maggio 2022 circa. I prezzi avevano registrato riduzioni considerevoli durante il trend ribassista, con diminuzioni del 52-54% per tutti i gradi del PVC dai massimi di aprile 2022. Il livello critico pre-pandemia di €1000/ton raggiunto dal mercato spot sulla base dei dati storici e dei calcoli teorici dei netback basati su altri mercati globali ha motivato i venditori a cercare aumenti per settembre.

FD–NWE–Italy–PVC

I venditori hanno anche sentito l’esigenza di aumentare i prezzi domestici grazie alla pressione ridotta dal mercato di importazione. I fornitori di importazione non sono stati aggressivi in Europa poiché hanno dirottato i loro carichi altrove negli ultimi due mesi. Nel frattempo, il divario tra il materiale extra-europeo e il materiale spot si è ridotto visibilmente. Il PVC statunitense è stato sentito a €930-950/ton DDP, mentre il K58 sudcoreano è stato offerto a €980/ton DDP, 60 giorni.

Le quotazioni in Nord Europa si sono attestate a €910-990/ton per il K67-68, €930-1010/ton per il K70 e €920-1000/ton per il K58 e K64-65, su base FD, 60 giorni. In Italia, I prezzi sono stati riportati a €990-1070/ton per il K67-68, €1010-1090/ton per il K70 and €1000-1080/ton per il K58 e K64-65, con gli stessi termini.

Le richieste iniziali di rialzo saranno assorbite completamente?

Alcuni player sono scettici circa la possibilità che questi rialzi superiori al 50% dell’aumento dell’etilene vengano assorbiti, considerando lo stato della domanda. Sebbene alcuni venditori abbiano riferito di aver visto un interesse all’acquisto leggermente migliore, il sentimento di acquisto generale è rimasto al di sotto della media. Sarà difficile vedere aumenti oltre i €30-35/ton, come ha riferito un trader. Nel frattempo, alcuni player sostengono che il mercato potrebbe anche non assorbire eventuali aumenti a settembre.

Infatti, i settori dei derivati, dai tubi all’edilizia, hanno sofferto la crisi economica. I trasformatori acquistano solo per soddisfare le proprie esigenze a causa delle prestazioni deboli dei settori dei tubi e dell’edilizia, nonostante il clima favorevole. La fine dell’alta stagione metterà ulteriormente a dura prova le attività di trading.

I tagli ai tassi di utilizzo, che negli impianti di PVC raggiungono il 35-40%, rimarranno in vigore finché la domanda rimarrà scarsa. I produttori mirano a gestire le proprie scorte e non hanno intenzione di aumentare i tassi a meno che la domanda di esportazione non cresca. Sebbene le fonti regionali continuino ad aumentare le offerte ai mercati di esportazione, gli aumenti del PVC nella vicina Turchia non hanno funzionato a causa della crescente resistenza dei buyer ai prezzi pari o vicini ai $950/ton CIF.

Trend rialzista sembra essere di breve durata

Una domanda inferiore al normale potrebbe prevalere su altri fattori di sostegno, tra cui il mercato del complesso energetico che manterrà la sua forza verso la fine dell’anno. Dunque, il recente rimbalzo potrebbe rivelarsi di breve durata una volta che anche l’attività stagionale rallenterà, senza contare che i mercati asiatici del PVC hanno perso terreno di recente a causa dell’offerta ampia vista per il PVC statunitense e cinese.

Le conseguenze di un potenziale indebolimento in altri mercati globali finiranno per influenzare i mercati europei del PVC, poiché un maggior numero di carichi statunitensi potrebbe essere dirottato verso l’Europa, nel caso in cui in Asia dovessero continuare a registrarsi richieste basse.
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