PVC in rialzo in Europa dopo due mesi, domanda resta un ostacolo per i prezzi

Margini ridotti, export in rialzo alla base dei prezzi in salita
Alcuni produttori si sono avvicinati al mercato con aumenti fino a €50/ton in un mercato in cui le condizioni non erano pienamente di supporto. La spinta primaria dietro i tentativi di aumento sono stati i margini ridotti e il trend rialzista negli altri mercati globali. Alcuni fornitori hanno fatto leva sui prezzi export in salita per applicare importanti aumenti nella UE, mentre altri hanno offerto materiale extra europeo e materiale spot con aumenti di €30/ton.
Tuttavia, le richieste iniziali di aumento non sono risultate attuabili per la forte resistenza tra i buyer che hanno spinto per aumenti minori o rollover. Un player ha osservato, “La domanda di base dovrebbe aumentare per permettere ai prezzi di crescere maggiormente”.
Per alcuni è ancora un “mercato dei buyer”
I buyer hanno mostrato resistenza agli aumenti per diversi fattori. Le condizioni di mercato restano calme, con una domanda calma che prevale in tutti i paesi. Mentre la pausa estiva è alle porte, la domanda di profili in PVC e tubi resta debole.
L’offerta, tuttavia, continua a essere buona nonostante le importazioni limitate, dando quindi poco supporto a tentativi di aumento importanti. Nonostante i prezzi in salita, le attività di esportazione verso la Turchia non hanno mostrato segnali di un visibile miglioramento, lasciando i volumi di vendita limitati.
Le dinamiche della domanda sono state differenti nei mercati regionali. L’attività nel Centro Europa è stata leggermente migliore rispetto al Nord Europa, probabilmente a causa delle ferie estive.
Prevista stabilità o aumenti ad agosto
Le prime indicazioni per agosto suggeriscono un rollover o lievi aumenti date le aspettative in rialzo dell’etilene. Con la domanda che non mostra segnali di miglioramento e molti buyer che si preparano a tassi più bassi o chiusure durante la pausa estiva, il sentimento di mercato tende alla stabilità o a leggere oscillazioni piuttosto che a forti aggiustamenti al rialzo. Alcuni trasformatori nel Sud Europa prevedono di chiudere i loro impianti per due o tre settimane, il che manterrà le esigenze limitate ad agosto.
Il settore delle costruzioni è calmo a causa della mancanza di attività di investimento, il che lascia poco spazio a notevoli aumenti di prezzo ad agosto. Questo sentimento trova eco in vari settori, dove si privilegiano acquisti minimi per evitare di accumulare scorte considerando le previsioni di consumo modeste che si estendono fino al 2025.
Fornitori proveranno ancora ad aumentare i prezzi a settembre
Anche se persistono le sfide nel breve termine, l’outlook rimane cautamente ottimistico. I produttori si preparano a chiedere di nuovo un aumento dei prezzi a settembre, anticipando che la domanda potrebbe rafforzarsi dopo l’estate a causa delle esigenze di rifornimento e che l’impatto dei dazi antidumping provvisori sarà particolarmente sentito. In effetti, le offerte di importazione sono più sporadiche. Potrebbero volere applicare aggiustamenti di prezzo che non erano pienamente realizzabili a luglio. Tuttavia, le cose dipenderanno in gran parte dall’andamento dei costi delle materie prime e dalla ripresa complessiva della domanda.
Anche le manutenzioni hanno rafforzato l’ottimismo. Secondo fonti del settore, Borsodchem chiuderà i suoi impianti in Ungheria dalla metà di luglio per un mese per una manutenzione regolare. Secondo quanto riferito, Kem One condurrà una manutenzione programmata nei suoi impianti di soda caustica e cloro di Fos-sur-Mer a partire dall’inizio di novembre. La ripresa della produzione è prevista per i primi di dicembre. Nello stesso periodo, il produttore prevede di condurre una manutenzione presso il suo impianto di Berre.
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