PVC si avvicina a soglia critica di €1000 in Italia, sarà in grado di superarla?
di Manolya Tufan - mtufan@chemorbis.com
I mercati del PVC hanno esteso gli aumenti al 7° mese a dicembre, con aumenti di €10/ton e fino a €30-40/ton passati nelle trattative in Italia. La media settimanale dei prezzi spot del K67-68 si è avvicinata alla soglia di €1000/ton in seguito ai recenti aumenti, hanno mostrato i dati di ChemOrbis.
Se superata, l’Italia toccherà massimi di sempre
In costante aumento da inizio giugno, la media settimanale dei prezzi di PVC K67-68 ha registrato un aumento cumulativo circa del 39% per attestarsi a €972/ton FD Italia, secondo il Price Index di ChemOrbis.
Questo è un punto critico dato che i prezzi potrebbero superare i €1000/ton in qualsiasi momento a breve nel caso di ulteriori aumenti. Se i prezzi dovessero superare questo livello, i prezzi del K67-68 in Italia raggiungerebbero i massimi di sempre.
Italia vende ancora al di sotto dei mercati export
Le aspettative di gennaio si stanno delineando rialziste. Questo è dovuto in parte all’ampio divario tra il mercato locale e quello di esportazione, dove i prezzi hanno toccato i massimi di circa 12 anni a causa dell’offerta corta globale e la forte domanda.
Il mercato spot dell’Italia del K67-68 non sta avendo il premio sui prezzi del K67-68 esente da dazio in Turchia dalla fine di agosto, come si può vedere nel grafico sottostante formato dal Price Wizard di ChemOrbis. L’enorme sconto dell’Italia sui prezzi in Turchia mette sotto pressione il mercato spot.
L’Italia tradizionalmente ha un premio sulla Turchia considerando il fatto che i prezzi locali dell’Italia sono per carichi in pronta consegna, compresi tutti i dazi applicabili e i costi di consegna interni, mentre il mercato del PVC esente da dazio della Turchia è su base CIF, cash.

Il range principale non soggetto a dazio rende la Turchia una destinazione di esportazione attraente per i venditori europei, dato che i prezzi si attestano a un livello molto più alto pari a $1465/ton CIF. Se questo incoraggerà o meno i venditori domestici ad esportare principalmente in Turchia dipenderà dalle dinamiche di domanda e offerta in Europa.
Aspettative per 1° trimestre sono per piccole variazioni in PVC
I player regionali si aspettano per lo più che i prezzi di PVC aumentino anche se in quantità più modeste a causa di una serie di fattori di supporto.
Innanzitutto, è un fattore da tenere d’occhio se i livelli di offerta miglioreranno o meno in modo sostanziale. Anche se Kem One, Shin Etsu e Inovyn hanno ripreso la produzione, devono ancora revocare le dichiarazioni di forza maggiore. Inoltre, ci sono chiusure per manutenzione e ritardi nelle consegne che minacciano di aumentare i problemi di offerta.
Diverse fonti hanno riferito che le importazioni saranno fuori dal mercato fino all’inizio del primo trimestre, anche se Formosa USA ha parzialmente revocato la forza maggiore sull’offerta di PVC. Questo è dovuto sia all’aumento dei tassi di nolo che all’interruzione della catena di approvvigionamento. Inoltre, potrebbe esserci una mancanza di interesse di acquisto per le importazioni di PVC dagli USA considerando il dazio proposto del 25%.
Un player ha riferito a ChemOrbis, “Le importazioni di PVC dagli USA potrebbero ridursi a meno che non apportino forti correzioni al ribasso, che per il momento non è il caso. I produttori europei non possono essere esentati da dazi aggiuntivi utilizzando documenti di riesportazione dato che i prodotti finiti vengono consumati localmente".
I fornitori europei potrebbero anche provare ad aumentare le loro offerte seguendo la politica di prezzo rialzista di un produttore di Taiwan per il mese prossimo.
Il contratto dell’etilene di gennaio dovrebbe essere chiuso con aumenti di circa €50/ton. Tuttavia, rimane incertezza sul fatto che i produttori di PVC seguiranno o meno il risultato dell’etilene.
Nel frattempo, i player pensano che una stabilizzazione per febbraio e marzo sia anche possibile dopo diversi mesi di rialzi. Alcuni venditori tengono presente che i buyer di PVC potrebbero sostituire le loro esigenze con il PE per determinate applicazioni a causa dei livelli di prezzo alti.
Opinioni divergenti sulla domanda
Tuttavia, i player sono adesso divisi sull’outlook della domanda.
Diversi venditori hanno riportato che la domanda sta superando i livelli di offerta nel mercato dato che le attività di acquisto sono incredibilmente alte per questo periodo dell’anno. I trasformatori non sono riusciti a fare le scorte a causa della mancanza di PVC, la quale ha portato a un’attività di acquisto attiva anche a dicembre.
Una fonte di un produttore ha affermato, “Abbiamo già ricevuto ordini per gennaio. Le nostre scorte sono basse e non siamo in grado di coprire i bisogni dei clienti. La domanda è stranamente alta dato che alcuni clienti lavoreranno tra le festività di Natale e Capodanno”.
Gli ordini arretrati precedenti sono stati responsabili della domanda insolita di PVC nel settore delle costruzioni, dell’edilizia e dei tubi. Un buyer lo ha affermato dicendo, "Abbiamo ordini arretrati da evadere. I volumi sono inferiori rispetto al 2019 principalmente a causa della carenza di PVC durante la maggior parte dell’anno".
Nel frattempo, i trasformatori si sono lamentati del fatto che sta diventando sempre più difficile riflettere i costi sui prezzi dei prodotti finiti a causa delle sfide in corso a causa della pandemia. Un buyer ha riferito, "Le restrizioni in Francia e i dipendenti contagiati hanno avuto un impatto sulla nostra attività".
Se superata, l’Italia toccherà massimi di sempre
In costante aumento da inizio giugno, la media settimanale dei prezzi di PVC K67-68 ha registrato un aumento cumulativo circa del 39% per attestarsi a €972/ton FD Italia, secondo il Price Index di ChemOrbis.
Questo è un punto critico dato che i prezzi potrebbero superare i €1000/ton in qualsiasi momento a breve nel caso di ulteriori aumenti. Se i prezzi dovessero superare questo livello, i prezzi del K67-68 in Italia raggiungerebbero i massimi di sempre.
Italia vende ancora al di sotto dei mercati export
Le aspettative di gennaio si stanno delineando rialziste. Questo è dovuto in parte all’ampio divario tra il mercato locale e quello di esportazione, dove i prezzi hanno toccato i massimi di circa 12 anni a causa dell’offerta corta globale e la forte domanda.
Il mercato spot dell’Italia del K67-68 non sta avendo il premio sui prezzi del K67-68 esente da dazio in Turchia dalla fine di agosto, come si può vedere nel grafico sottostante formato dal Price Wizard di ChemOrbis. L’enorme sconto dell’Italia sui prezzi in Turchia mette sotto pressione il mercato spot.
L’Italia tradizionalmente ha un premio sulla Turchia considerando il fatto che i prezzi locali dell’Italia sono per carichi in pronta consegna, compresi tutti i dazi applicabili e i costi di consegna interni, mentre il mercato del PVC esente da dazio della Turchia è su base CIF, cash.

Il range principale non soggetto a dazio rende la Turchia una destinazione di esportazione attraente per i venditori europei, dato che i prezzi si attestano a un livello molto più alto pari a $1465/ton CIF. Se questo incoraggerà o meno i venditori domestici ad esportare principalmente in Turchia dipenderà dalle dinamiche di domanda e offerta in Europa.
Aspettative per 1° trimestre sono per piccole variazioni in PVC
I player regionali si aspettano per lo più che i prezzi di PVC aumentino anche se in quantità più modeste a causa di una serie di fattori di supporto.
Innanzitutto, è un fattore da tenere d’occhio se i livelli di offerta miglioreranno o meno in modo sostanziale. Anche se Kem One, Shin Etsu e Inovyn hanno ripreso la produzione, devono ancora revocare le dichiarazioni di forza maggiore. Inoltre, ci sono chiusure per manutenzione e ritardi nelle consegne che minacciano di aumentare i problemi di offerta.
Diverse fonti hanno riferito che le importazioni saranno fuori dal mercato fino all’inizio del primo trimestre, anche se Formosa USA ha parzialmente revocato la forza maggiore sull’offerta di PVC. Questo è dovuto sia all’aumento dei tassi di nolo che all’interruzione della catena di approvvigionamento. Inoltre, potrebbe esserci una mancanza di interesse di acquisto per le importazioni di PVC dagli USA considerando il dazio proposto del 25%.
Un player ha riferito a ChemOrbis, “Le importazioni di PVC dagli USA potrebbero ridursi a meno che non apportino forti correzioni al ribasso, che per il momento non è il caso. I produttori europei non possono essere esentati da dazi aggiuntivi utilizzando documenti di riesportazione dato che i prodotti finiti vengono consumati localmente".
I fornitori europei potrebbero anche provare ad aumentare le loro offerte seguendo la politica di prezzo rialzista di un produttore di Taiwan per il mese prossimo.
Il contratto dell’etilene di gennaio dovrebbe essere chiuso con aumenti di circa €50/ton. Tuttavia, rimane incertezza sul fatto che i produttori di PVC seguiranno o meno il risultato dell’etilene.
Nel frattempo, i player pensano che una stabilizzazione per febbraio e marzo sia anche possibile dopo diversi mesi di rialzi. Alcuni venditori tengono presente che i buyer di PVC potrebbero sostituire le loro esigenze con il PE per determinate applicazioni a causa dei livelli di prezzo alti.
Opinioni divergenti sulla domanda
Tuttavia, i player sono adesso divisi sull’outlook della domanda.
Diversi venditori hanno riportato che la domanda sta superando i livelli di offerta nel mercato dato che le attività di acquisto sono incredibilmente alte per questo periodo dell’anno. I trasformatori non sono riusciti a fare le scorte a causa della mancanza di PVC, la quale ha portato a un’attività di acquisto attiva anche a dicembre.
Una fonte di un produttore ha affermato, “Abbiamo già ricevuto ordini per gennaio. Le nostre scorte sono basse e non siamo in grado di coprire i bisogni dei clienti. La domanda è stranamente alta dato che alcuni clienti lavoreranno tra le festività di Natale e Capodanno”.
Gli ordini arretrati precedenti sono stati responsabili della domanda insolita di PVC nel settore delle costruzioni, dell’edilizia e dei tubi. Un buyer lo ha affermato dicendo, "Abbiamo ordini arretrati da evadere. I volumi sono inferiori rispetto al 2019 principalmente a causa della carenza di PVC durante la maggior parte dell’anno".
Nel frattempo, i trasformatori si sono lamentati del fatto che sta diventando sempre più difficile riflettere i costi sui prezzi dei prodotti finiti a causa delle sfide in corso a causa della pandemia. Un buyer ha riferito, "Le restrizioni in Francia e i dipendenti contagiati hanno avuto un impatto sulla nostra attività".
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