Prezzi PP import Cina vedono primo calo dopo mesi nonostante rialzo noli, anche SEA vacilla
PPH CIF Cina in calo da massimo di 16 mesi
Nella settimana terminata il 21 giugno, i fornitori di carichi del Medio Oriente hanno applicato cali di $20/ton sulle loro offerte di PP omo rafia e iniez. che sono state quotate a $910-930/ton CIF China, cash. Questo ha ostacolato il minimo del range di importazione e spinto il livello medio settimanale in calo dai suoi massimi di 16 mesi, come mostra il Price Index di ChemOrbis.
CIF SEA si stabilizza al livello minimo in 5 settimane
Il mercato di importazione del PP omo rafia e iniez. del Sudest Asiatico è riuscito a interrompere il calo della settimana precedente, con la media settimanale dei prezzi che si aggira intorno al suo livello minimo da metà maggio, secondo i dati di ChemOrbis.
L’ultimo range per tutte le origini si è attestato a $975-1050/ton su base CIF Sudest Asiatico, cash. Nel range, le origini del Medio Oriente sono rimaste invariate a $1010-1050/ton con gli stessi termini.
Resistenza dei buyers si aggiunge alla domanda fiacca
La domanda depressa per via della bassa stagione ha anche cambiato le carte in tavola nel mercato di importazione del PP omo rafia e iniez. della Cina, mentre lo stesso fattore ha avuto un impatto anche sull’atmosfera di trading nel Sudest Asiatico. Inoltre, il clima caldo in Cina ha rallentato le attività presso gli impianti di derivati, riducendo la domanda per il PP.
Un trader cinese ha commentato, “L’interesse all’acquisto è ridotto dall’entrata ordini limitata e dalla scarsa ripresa dei profitti data la bassa stagione. Questo freno alla domanda influisce sul trend del mercato”. Nel frattempo, propensione all’acquisto debole nel Sudest Asiatico, con i trasformatori che mostrano una bassa disponibilità a rischiare carichi in ritardo, ha ostacolato il sostegno dei costi. C’è stata una situazione di stallo tra produttori e trasformatori nella regione secondo i player del mercato.
A contribuire all’attuale calo della domanda ci sono state la riluttanza e la resistenza dei buyer alle spedizioni ad alto prezzo. “Sia le offerte di omopolimero che di copolimero erano stabili durante la settimana. I trasformatori hanno continuato a resistere ai livelli in rialzo, anche se capiscono che i costi di produzione e i tassi di nolo sono aumentati. I costi di nolo dei container sono triplicati, rendendo impossibile per i produttori spedire volumi ragionevoli ai buyer”, ha notato un trader con sede a Singapore.
La stessa situazione è anche stata riportata dai venditori in Cina, con un altro trader che ha detto, “L’interesse all’acquisto rimane stagnante e gli impianti di derivati oppongono forte resistenza alle materie prime ad alto prezzo”.
Caos spedizioni: una storia di costi e domanda
La tensione delle spedizioni marittime ha continuato a essere un tema caldo nelle attività asiatiche dei polimeri, con impatti opposti sui mercati di importazione del PP omo rafia e iniez.
Da un lato, ha prolungato i tempi di spedizione e causato ritardi di consegna, portando a una domanda ridotta per i prodotti importati. Dall’altro lato, il problema ha in parte ridotto l’offerta di importazione mentre i tassi di nolo in rialzo si sono aggiunti al supporto dei costi, fornendo ai venditori un forte sostegno per mantenere il loro approccio rialzista.
“Mentre i venditori di importazione hanno cercato di aumentare i prezzi di $10-20/ton, noi preferiamo acquistare dal mercato locale poiché i prezzi sono quasi gli stessi delle spedizioni internazionali e non dobbiamo aspettare per il PP locale”, ha commentato un trasformatore. Un altro trasformatore con sede a Ho Chi Minh City ha detto, “I fornitori continuano a ritardare la spedizione dei nostri ordini per via della mancanza di disponibilità di container. Pertanto, abbiamo spostato l’attenzione sul mercato locale”.
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