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Stats: Import polimeri UE27 nel 1°semestre 2024 in calo sull’anno, PVC vede riduzione maggiore

di Manolya Tufan - mtufan@chemorbis.com
  • 02/09/2024 (10:10)
Le importazioni di polimeri nell’UE27 da parte di fornitori non europei sono diminuite del 6% nel primo semestre del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Le importazioni totali di polimeri nel primo semestre sono scese a circa 4.7 milioni di ton, segnando il volume più basso dal 2021.

Secondo lo Stats Wizard Pro di ChemOrbis, le importazioni di polimeri nel periodo gennaio-giugno hanno registrato diminuzioni annuali di entità variabili a seconda del prodotto, ad eccezione del PS. Nel frattempo, le importazioni di PVC hanno registrato il calo più significativo, dato che sono diminuite del 33% rispetto al periodo gennaio-giugno 2023.

Il continuo calo delle importazioni è stato determinato dai consumi di derivati ridotti e dalle interruzioni della supply chain. I problemi nelle spedizioni iniziati a dicembre 2023 a cause delle tensioni geopolitiche hanno avuto ripercussioni sui flussi di importazione in tutto il mondo, per non parlare di alcune barriere commerciali per proteggere le industrie locali all’interno della regione.

Nel primo semestre del 2024, Stati Uniti (1 milione di ton), Arabia Saudita (742,000 ton), Corea del Sud (590,000 ton), Turchia (295,000 ton) e Vietnam (287,000 ton) sono stati i principali fornitori di polimeri. Gli Stati Uniti sono rimasti il principale fornitore nonostante un calo annuale del 4% nelle importazioni, con la quota maggiore pari al 21%. In particolare, le importazioni dalla Turchia e dal Vietnam hanno registrato aumenti significativi del 10% e del 42% rispetto alla prima metà del 2023. Anche il Messico ha registrato un aumento del 15%, rientrando tra i primi dieci fornitori. Al contrario, la Cina ha dovuto affrontare un drastico calo del 75% durante questo periodo, mentre l’Egitto ha assistito a un calo minore di circa il 20%.

È importante notare che i dati dell’UE27 escludono il commercio intraeuropeo, concentrandosi esclusivamente sul commercio con fornitori al di fuori dell’unione dei 27 paesi.

EU27 - Statistiche sulle importazioni - H1 - Polimeri

Import complessive di PS aumentano come eccezione

I dati dello Stats Wizard di ChemOrbis mostrano che le importazioni complessive di PP dell’UE27 nel primo semestre sono diminuite del 5% su base annua a circa 975,000 ton. Le importazioni di PE sono diminuite dell’1% su base annua a circa 2.3 milioni di ton, segnando il volume più basso dal 2018. Le importazioni di PVC sono crollate del 33% sull’anno nel primo semestre del 2024 dopo essere aumentate gradualmente nei tre anni precedenti a oltre 285,000 ton.

Le importazioni di PET hanno registrato un calo annuale del 14% scendendo sotto 815,000 ton, mentre le importazioni di ABS sono diminuite del 5% a 125,000 ton. Al contrario, le importazioni di PS sono aumentate del 12% sull’anno superando 170,000 ton nel primo semestre del 2024.

Import di PE da Canada e Messico raggiungono livelli record

I primi 5 esportatori di PE nell’UE27 nel primo semestre del 2024 sono stati gli Stati Uniti con 825,000 ton, con una quota di mercato superiore al 35%, seguiti dall’Arabia Saudita con una quota del 19%, Corea del Sud, Qatar e Regno Unito. Le quote per gli ultimi tre paesi si sono attestate rispettivamente intorno al 9%, 7% e 6%.

Non sorprende che gli Stati Uniti siano rimasti il principale fornitore dell’Europa, con i volumi di importazione in aumento del 5% su base annua. La Corea del Sud ha mantenuto il terzo posto in classifica, mentre le importazioni sono aumentate del 10%. Nel frattempo, Canada e Messico sono saliti nella classifica, con le importazioni in aumento rispettivamente del 56% e del 61%. I volumi di PE nella prima metà dell’anno da entrambi i paesi hanno raggiunto i livelli record da quando ChemOrbis ha iniziato a raccogliere dati all’inizio degli anni 2000.

Tuttavia, lo Stats Wizard Pro di ChemOrbis ha mostrato che le importazioni da Qatar, Regno Unito, Egitto, Brasile, Norvegia, Turchia e Serbia sono diminuite del 5-30% a causa dei problemi di produzione e logistici.

Import di PP dal Vietnam in rialzo nonostante problemi nelle spedizioni

Arabia Saudita, Corea del Sud e Regno Unito sono rimasti i tre maggiori fornitori di PP, con una quota combinata di circa il 60%. Vietnam e Stati Uniti sono saliti nella classifica con le importazioni in aumento del 34% e del 10%, spodestando Israele ed Egitto che hanno visto le importazioni diminuire del 31% e del 44% sull’anno.

L’aumento significativo delle importazioni di PP dal Vietnam nonostante la crisi delle spedizioni potrebbe riflettere la pressione delle offerte cinesi sempre più competitive nella regione, con il Vietnam maggiormente colpito della sovracapacità cinese.

Le importazioni dal Kazakistan sono più che raddoppiate, passando da 9,000 ton nel primo semestre del 2023 a 20,000 ton nella prima metà del 2024, posizionandosi al decimo posto della classifica. L’ingresso del polipropilene kazako nel mercato europeo può essere attribuito sia alle sanzioni imposte alle merci russe sia agli investimenti strategici in Kazakistan.

Infine, le importazioni dal Sudafrica e dall’India hanno registrato forti cali del 29% e del 44% nella prima metà del 2024.

Import di PVC tendono a diminuire ulteriormente

Gli Stati Uniti e il Messico sono rimasti i due maggiori fornitori di PVC dell’Unione con una quota complessiva del 64% nel primo semestre del 2024. Mentre le importazioni dal Messico si sono ridotte del 5% rispetto al primo semestre del 2023, le importazioni di PVC dagli Stati Uniti sono diminuite del 46% durante questo periodo. Egitto e Norvegia sono saliti in classifica, nonostante le importazioni del primo semestre siano diminuite rispettivamente dell’11% e del 14%. Tuttavia, la Corea del Sud è scesa in classifica dopo che le importazioni sono crollate del 48%, occupando la quinta posizione.

Taiwan e Cina sono rimaste tra i primi dieci fornitori nonostante i forti cali del 52% e dell’80% nelle importazioni annuali. Nel frattempo, anche le importazioni dalla Colombia sono crollate del 66% rispetto al primo semestre del 2023.

I cali significativi nelle importazioni di PVC del primo semestre hanno rispecchiato le dinamiche di mercato deboli, mentre si prevede che l’offerta di importazione diminuirà ulteriormente nel prossimo periodo. Il calo nel primo semestre è stato probabilmente moderato dato che i buyer hanno continuato ad acquistare PVC egiziano e statunitense prima dei dazi antidumping provvisori imposti il 12 luglio 2024.

In effetti, il PVC statunitense vede una forte concorrenza nei mercati globali, che sta influenzando negativamente le esportazioni di PVC europee. L’Europa è un esportatore netto, con le esportazioni del primo semestre del 2024 che hanno superato le importazioni di oltre il doppio.

Vietnam sbaraglia la Cina e diventa il maggiore fornitore di PET

Tra i primi 5 fornitori, il Vietnam è diventato il primo fornitore con una quota del 27%, seguito da Turchia (25%), Egitto (13%), Corea del Sud e Pakistan (ciascuno circa il 5%). La Cina è stata detronizzata dal Vietnam poiché le importazioni cinesi hanno subito un drammatico calo di 9,5 volte rispetto al primo semestre del 2023 rispetto alle importazioni dal Vietnam in aumento del 49%. L’Egitto è salito in classifica nonostante un calo annuo dell’11% delle importazioni. Il Pakistan, da dove le importazioni sono raddoppiate, si è classificato al quinto posto nella lista.

Come nota a margine, le importazioni di PET dalla Corea del Sud e da Taiwan sono diminuite rispettivamente del 53% e del 44% su base annua nel primo semestre del 2024.

Dopo l’imposizione dei dazi anti-dumping definitivi da inizio Aprile, il PET cinese è quasi scomparso dal mercato e il Vietnam è diventata l’origine principale per il PET. I player hanno anche acquistato materiale da Turchia ed Egitto dato il vantaggio della vicinanza, considerando i lunghi tempi di transito e i ritardi dall’Asia.

Inoltre, le importazioni di bottiglie in PET vergine diminuiranno ulteriormente a causa dell’evoluzione delle normative all’interno del blocco, considerando l’obiettivo del 2025 di raggiungere il 25% di contenuto riciclato per le bottiglie per bevande.

La dipendenza dalle importazioni di PS aumenta per minore produzione regionale

L’Iran ha detronizzato la Turchia diventando il principale fornitore di PS dell’Europa, con le importazioni del primo semestre raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2023. I due paesi rappresentavano circa il 40% delle importazioni di PS dell’Unione. Seguono Cina e Corea del Sud, con quote inferiori al 10%, poiché le importazioni del primo semestre sono aumentate rispettivamente del 78% e del 66% su base annua.

Pakistan, Egitto, Messico e Singapore sono tutti saliti nella classifica, con le importazioni da Singapore che hanno registrato il progresso più notevole, segnando un aumento di sei volte.

Nel frattempo, la Norvegia è scesa al settimo posto nella lista, con le importazioni in calo del 40% rispetto allo scorso anno. Le importazioni dall’India e dal Brasile hanno registrato notevoli diminuzioni, rispettivamente del 52% e del 75%.

La dipendenza dell’Europa dalle importazioni è aumentata da quando è diventata un importatore netto nel 2022. Questo aumento delle importazioni è stato attribuito agli sforzi di razionalizzazione regionale in un contesto di costi elevati delle materie prime e di intensa concorrenza. In particolare, gli acquirenti preferiscono i materiali importati se offrono uno sconto notevole rispetto ai prezzi locali.

Finestra di arbitraggio spalancata per ABS asiatico

Corea del Sud, Taiwan e Stati Uniti sono rimasti i tre maggiori fornitori di ABS, costituendo quasi il 90% delle importazioni cumulative. Seguono Arabia Saudita e Cina, entrambe in ascesa nella classifica. Le importazioni dalla Cina, in costante aumento dal 2019, sono raddoppiate rispetto al primo semestre del 2023, segnando il volume più alto dal 2018.

Tuttavia, le importazioni dalla Tailandia, dal Regno Unito e dalla Malesia hanno indicato cali dell’82%, 27% e 40% su base annua.

I mercati dell’ABS sono altamente reattivi ai cambiamenti della domanda sia nel settore automobilistico che in una vasta gamma di beni di consumo. L’interesse all’acquisto potrebbe rimanere contenuto nel prossimo periodo a causa delle difficoltà economiche, mentre il fatto che le importazioni rimarranno o meno al di sopra delle esportazioni dell’Unione, come è avvenuto negli ultimi due anni, dipende dal divario tra i prezzi dell’ABS europei e asiatici. Secondo quanto riferito, alcuni fornitori stanno valutando se avviare un’indagine antidumping su alcune origini asiatiche.
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