Trend rialzista nei mercati del PVC europei vacilla a ottobre
di Marta Rotini - mrotini@chemorbis.com
Dopo tre mesi consecutivi di aumenti, i prezzi del PVC sono rimasti per lo più stabili a ottobre per via delle dinamiche di mercato sfavorevoli. La maggior parte dei fornitori ha fatto un passo indietro dai loro tentativi iniziali di aumento e hanno concesso rollover per via della domanda persistentemente debole e della disponibilità buona.
Per quanto riguarda novembre, i player non escludono di vedere un trend simile nei mercati regionali del PVC poiché un miglioramento nei fondamentali della domanda e dell’offerta è improbabile. Tuttavia, le previsioni da stabili a in rialzo per il prossimo contratto del monomero potrebbero minare gli obiettivi di recupero dei margini dei produttori.
Buyer resistono a prezzi in rialzo
Sebbene la chiusura del monomero di ottobre sia stata siglato con cali limitati, i fornitori hanno approcciato il mercato con nuove lievi richieste di aumento nel tentativo di sostenere la redditività come nel caso di settembre. Infatti, i livelli dei prezzi della resina erano considerati ancora troppo bassi nonostante gli ultimi aumenti, con i produttori che si sono lamentati dei margini ridotti o negativi.
I venditori, tuttavia, hanno affrontato la forte resistenza dei buyer, che non avevano fretta di acquistare visti i bassi consumi dei beni finali. Infatti, hanno dovuto ridurre le loro offerte iniziali e applicare rollover rispetto al mese scorso per vendere. Lievi aumenti di circa €10-20/ton sono stati sporadici, per non parlare dei lievi cali.
Domanda fiacca, ulteriore rallentamento atteso
I buyer hanno continuato ad assicurarsi le loro necessità questo mese, evitando di costituire scorte in vista dell’avvicinarsi della fine dell’anno. La propensione all’acquisto è stata piuttosto lenta nelle attività dei prodotti finiti, mentre hanno avuto una visibilità corta circa le loro entrate ordini. Diversi trasformatori hanno mantenuto invariati i prezzi finali, senza riflettere il trend rialzista visto dei mercati del PVC nei mesi scorsi per stimolare la domanda. Altri, al contrario, hanno deciso di concedere alcuni cali per stimolare le loro vendite, portando ad una crescente competizione fra i produttori.
Considerando che la bassa stagione è dietro l’angolo, l’interesse all’acquisto dovrebbe diminuire ulteriormente a novembre. L’assenza di importanti limitazioni di offerta nella regione potrebbe contribuire a queste aspettative deboli, mentre il possibile peggioramento delle condizioni climatiche potrebbe ostacolare ulteriormente le attività nei settori dell’edilizia e delle costruzioni. Un approccio cauto, nel frattempo, potrebbe continuare nei confronti delle importazioni, soprattutto dall’Asia visti i lunghi tempi di consegna. Tuttavia, i prezzi sudcoreani sono emersi a livelli più interessanti per via dei costanti cali nei tassi di nolo, con un buyer che ha ricevuto un’offerta per il PVC K58 e K65 a circa €830/ton su base DDP, con consegna a gennaio. I player hanno riportato offerte simili nelle scorse settimane, ma su base CIF.
Cosa c’è in serbo per novembre?
Secondo i player, i produttori di PVC intendono adottare una politica di prezzo rialzista a novembre a causa dei problemi di redditività, indipendentemente dalla prossima chiusura dell’etilene. Tuttavia, la stabilità potrebbe prevalere durante il mese a causa delle condizioni di mercato scarse. In particolare, i buyer hanno espresso il loro scetticismo circa un trend rialzista, anche considerando che l’inizio delle negoziazioni a contratto per il 2025 potrebbe spingere i venditori a essere più flessibili con le loro politiche di prezzo.
Dall’altro lato, nel frattempo, l’attenzione rimane sulle variazioni dei prezzi del petrolio e della nafta per via dei persistenti rischi geopolitici. Alcuni player credono che il monomero potrebbe chiudere stabile poiché lo slancio rialzista nei prezzi della nafta si è indebolito a ottobre, mentre altri prevedono ancora un aumento nel contratto dell’etilene di novembre. In ogni caso, i fornitori di PVC potrebbero avere difficoltà nel recuperare i loro margini il mese prossimo a causa di una mancanza di speranze per una ripresa nei fondamentali del mercato.
Per quanto riguarda novembre, i player non escludono di vedere un trend simile nei mercati regionali del PVC poiché un miglioramento nei fondamentali della domanda e dell’offerta è improbabile. Tuttavia, le previsioni da stabili a in rialzo per il prossimo contratto del monomero potrebbero minare gli obiettivi di recupero dei margini dei produttori.
Buyer resistono a prezzi in rialzo
Sebbene la chiusura del monomero di ottobre sia stata siglato con cali limitati, i fornitori hanno approcciato il mercato con nuove lievi richieste di aumento nel tentativo di sostenere la redditività come nel caso di settembre. Infatti, i livelli dei prezzi della resina erano considerati ancora troppo bassi nonostante gli ultimi aumenti, con i produttori che si sono lamentati dei margini ridotti o negativi.
I venditori, tuttavia, hanno affrontato la forte resistenza dei buyer, che non avevano fretta di acquistare visti i bassi consumi dei beni finali. Infatti, hanno dovuto ridurre le loro offerte iniziali e applicare rollover rispetto al mese scorso per vendere. Lievi aumenti di circa €10-20/ton sono stati sporadici, per non parlare dei lievi cali.
Domanda fiacca, ulteriore rallentamento atteso
I buyer hanno continuato ad assicurarsi le loro necessità questo mese, evitando di costituire scorte in vista dell’avvicinarsi della fine dell’anno. La propensione all’acquisto è stata piuttosto lenta nelle attività dei prodotti finiti, mentre hanno avuto una visibilità corta circa le loro entrate ordini. Diversi trasformatori hanno mantenuto invariati i prezzi finali, senza riflettere il trend rialzista visto dei mercati del PVC nei mesi scorsi per stimolare la domanda. Altri, al contrario, hanno deciso di concedere alcuni cali per stimolare le loro vendite, portando ad una crescente competizione fra i produttori.
Considerando che la bassa stagione è dietro l’angolo, l’interesse all’acquisto dovrebbe diminuire ulteriormente a novembre. L’assenza di importanti limitazioni di offerta nella regione potrebbe contribuire a queste aspettative deboli, mentre il possibile peggioramento delle condizioni climatiche potrebbe ostacolare ulteriormente le attività nei settori dell’edilizia e delle costruzioni. Un approccio cauto, nel frattempo, potrebbe continuare nei confronti delle importazioni, soprattutto dall’Asia visti i lunghi tempi di consegna. Tuttavia, i prezzi sudcoreani sono emersi a livelli più interessanti per via dei costanti cali nei tassi di nolo, con un buyer che ha ricevuto un’offerta per il PVC K58 e K65 a circa €830/ton su base DDP, con consegna a gennaio. I player hanno riportato offerte simili nelle scorse settimane, ma su base CIF.
Cosa c’è in serbo per novembre?
Secondo i player, i produttori di PVC intendono adottare una politica di prezzo rialzista a novembre a causa dei problemi di redditività, indipendentemente dalla prossima chiusura dell’etilene. Tuttavia, la stabilità potrebbe prevalere durante il mese a causa delle condizioni di mercato scarse. In particolare, i buyer hanno espresso il loro scetticismo circa un trend rialzista, anche considerando che l’inizio delle negoziazioni a contratto per il 2025 potrebbe spingere i venditori a essere più flessibili con le loro politiche di prezzo.
Dall’altro lato, nel frattempo, l’attenzione rimane sulle variazioni dei prezzi del petrolio e della nafta per via dei persistenti rischi geopolitici. Alcuni player credono che il monomero potrebbe chiudere stabile poiché lo slancio rialzista nei prezzi della nafta si è indebolito a ottobre, mentre altri prevedono ancora un aumento nel contratto dell’etilene di novembre. In ogni caso, i fornitori di PVC potrebbero avere difficoltà nel recuperare i loro margini il mese prossimo a causa di una mancanza di speranze per una ripresa nei fondamentali del mercato.
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