ULTIME NOTIZIE: la Banca Centrale Turca taglia tassi di interesse
di Ufficio Redazione ChemOrbis - content@chemorbis.com
Secondo una dichiarazione ufficiale post-riunione, la Banca Centrale Turca ha deciso di ridurre il tasso di riferimento di 100 punti base all’8.75% dal 9.75% di mercoledì.
Il Comitato di Politica Monetaria ha dichiarato che gli ultimi sviluppi riguardanti la diffusione del coronavirus indeboliscono sostanzialmente le prospettive di crescita globale ed è fondamentale garantire il buon funzionamento dei mercati finanziari, del canale di credito e dei flussi di cassa delle imprese al fine di contenere gli effetti negativi della pandemia sull’economia turca.
Avendo mostrato una forte tendenza al rialzo a gennaio e febbraio a cause del miglioramento delle condizioni finanziarie, l’attività economica ha iniziato a indebolirsi da metà marzo a causa degli effetti della pandemia di coronavirus.
Commentando gli ultimi sviluppi sui mercati, il comitato ha dichiarato: “Nonostante il recente deprezzamento della lira tura a causa degli sviluppi globali, il forte calo dei prezzi internazionali delle materie prime, in particolare del petrolio e dei prezzi dei metalli, influisce favorevolmente sulle prospettive di inflazione”.
Il Comitato di Politica Monetaria ha dichiarato che gli ultimi sviluppi riguardanti la diffusione del coronavirus indeboliscono sostanzialmente le prospettive di crescita globale ed è fondamentale garantire il buon funzionamento dei mercati finanziari, del canale di credito e dei flussi di cassa delle imprese al fine di contenere gli effetti negativi della pandemia sull’economia turca.
Avendo mostrato una forte tendenza al rialzo a gennaio e febbraio a cause del miglioramento delle condizioni finanziarie, l’attività economica ha iniziato a indebolirsi da metà marzo a causa degli effetti della pandemia di coronavirus.
Commentando gli ultimi sviluppi sui mercati, il comitato ha dichiarato: “Nonostante il recente deprezzamento della lira tura a causa degli sviluppi globali, il forte calo dei prezzi internazionali delle materie prime, in particolare del petrolio e dei prezzi dei metalli, influisce favorevolmente sulle prospettive di inflazione”.
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