Prezzi PVC Europa stabili a marzo; mercati faranno una pausa dagli aumenti ad aprile?

Nel frattempo, i player hanno iniziato a mettere in discussione la possibilità di nuovi aumenti ad aprile, con alcuni di loro che prevedono stabilità o addirittura piccole riduzioni sulla scia dei mercati del petrolio e della nafta in calo.
Fornitori migliorano leggermente i margini, anche se con difficoltà
I produttori hanno iniziato il mese con aumenti ben superiori alla chiusura del monomero con l’obiettivo di migliorare i margini. Le richieste di aumento maggiori, fino a €60/ton, sono svanite rapidamente poiché il mercato non è stato in grado di assorbire tali aumenti. Infatti, i fondamentali non sono stati favorevoli, anche se la disponibilità è stata inferiore in tutta la regione a causa di alcune interruzioni dell’offerta e della stagione dei fermi impianto.
Mentre gli aumenti fino a €20/ton sono passati sulle trattative, i buyer hanno resistito a rialzi maggiori di €30/ton, citando la domanda stabile e le loro difficoltà nel trasferire i prezzi più alti della resina ai prezzi dei prodotti finiti.
Domanda non spettacolare limita trend rialzista del PVC
Anche se l’alta stagione per diverse applicazioni di PVC inizia di solito a marzo, i trasformatori non hanno visto alcun aumento rilevante della domanda rispetto al mese precedente. Il consumo di prodotti finiti è rimasto scarso, mentre la visibilità dei buyer per quanto riguarda le entrate degli ordini è ancora corta.
Questo ha spinto i trasformatori a mantenere gli acquisti legati alle loro esigenze di base. Nel frattempo, le condizioni meteorologiche avverse sono state citate come un altro fattore che frena l’interesse all’acquisto nei settori dell’edilizia e delle costruzioni.
Il dollaro più debole non riesce a stimolare l’interesse all’acquisto per le importazioni
Dopo che il dollaro statunitense ha perso la sua forza, le offerte di PVC d’oltreoceano sono emerse in leggero calo, in particolare dall’Asia. Tuttavia, l’interesse dei buyer per i carichi da lunga distanza è rimasto scarso, dato il gap ridotto con i prezzi locali e i tempi di consegna lunghi. Inoltre, una potenziale stabilità o addirittura un calo del mercato europeo per il prossimo mese ha ulteriormente smorzato l’interesse all’acquisto di importazioni.
Le offerte per il K67-68 sudcoreano e taiwanese sono state riportate tra gli €880/ton e gli €930/ton su base DDP, mentre i prezzi del K67-68 nazionalizzato per le origini asiatiche sono stati quotati a €940-960/ton FD. Il materiale messicano, nel frattempo, è stato scambiato sopra la soglia dei €900/ton DDP.
Cosa ci aspetta per aprile?
I cali mensili dei prezzi spot della nafta e la volatilità del complesso energetico potrebbero aprire la strada a una chiusura in calo nel prossimo contratto dell’etilene. Questo, insieme alla possibilità che le dinamiche di mercato rimangano invariate, dovrebbe impedire ulteriori aumenti nel mercato del PVC ad aprile, anche se alcuni produttori potrebbero tentare di applicare alcuni rialzi all’inizio del mese. I fornitori potrebbero cercare di mantenere i prezzi stabili in caso di un leggero calo nella chiusura del monomero di aprile, considerando che il miglioramento dei margini rimane una priorità.
Al contrario, potrebbero emergere alcuni sconti nel mercato del PVC se il contratto dell’etilene si chiude con cali maggiori e la debolezza della domanda persiste, anche se ridotti a causa dei persistenti problemi di redditività dei produttori.
Infatti, non sono ancora riusciti a riportare i prezzi a livelli redditizi a causa del continuo squilibrio tra domanda e offerta nei mercati globali. Secondo i dati medi settimanali del Price Index di ChemOrbis, i prezzi spot del K67-68 su base FD Italia e NWE hanno registrato aumenti cumulativi del 4-5% da fine gennaio.
L’ultimo prezzo di importazione di PVC K67-68 dalla Corea del Sud è stato riportato a $850/ton CIF, in calo di $20/ton rispetto alla scorsa settimana.
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