Trump impone dazi a tappeto su Canada, Messico e Cina

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato dazi diffusi sulle importazioni da Canada, Messico e Cina, secondo quanto riportato dai media. La mossa include tariffe del 25% sulla maggior parte delle merci canadesi e su tutte quelle messicane e del 10% sulle importazioni cinesi a partire da martedì 4 febbraio. Le tariffe arrivano mentre Trump invoca i poteri di emergenza per giustificare le restrizioni commerciali, sostenendo che rimarranno in vigore fino a quando non saranno risolte le questioni legate al fentanyl e alle frontiere.

Le tariffe hanno scatenato immediate minacce di ritorsione da parte di Canada e Messico, mentre la Cina ha giurato di ricorrere a misure presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio. Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha annunciato tariffe di ritorsione su $155 miliardi di merci statunitensi, con misure iniziali che entreranno in vigore martedì. Trudeau ha anche avvertito che le azioni di Trump potrebbero aumentare i costi per i consumatori americani e interrompere settori chiave come quello dell’automotive. Anche il presidente messicano Claudia Sheinbaum ha promesso contromisure, anche se i dettagli non sono ancora chiari.

Si prevede che i dazi possano sconvolgere il commercio globale e che gli analisti mettano in guardia da pressioni inflazionistiche e rallentamenti economici.

Tariffe in arrivo per petrolio e gas

Trump ha anche annunciato che la sua amministrazione intende imporre tariffe sul petrolio e sul gas intorno al 18 febbraio. Trump non ha specificato quali paesi sarebbero stati colpiti, ma ha indicato che la tariffa sul petrolio canadese potrebbe essere abbassata al 10% invece del 25% precedentemente suggerito. Secondo Barclays, le tariffe potrebbero pesare sulla domanda di petrolio e rafforzare il dollaro statunitense, riducendo lo spread Brent-WTI.